Centre Pompidou

Centre Pompidou

Ideato da Renzo Piano, il Centre Pompidou ospita la più vasta collezione di arte moderna e si distingue per la sua silhouette singolare nel cuore di Parigi.

Centro Georges Pompidou

Il Centro Pompidou, conosciuto anche come Centro Georges Pompidou (in francese musée Pompidou e in inglese Centre Pompidou) rappresenta uno dei poli culturali più innovativi e iconici di Parigi.

Situato nel vivace quartiere del centro, vicino al grande centro commerciale Westfield Forum des Halles, e collocandosi accanto al Louvre, alla Torre Eiffel, e al Museo d’Orsay, il Centro Pompidou di Parigi è stato progettato per accogliere una vasta collezione di arte moderna e contemporanea.

Pertanto, oggi, a Parigi il centro Pompidou, rappresenta non solo un punto di riferimento internazionale per queste forme d’arte, ma anche un crocevia di cultura, creatività e anticonformismo.

 Con i suoi spazi polifunzionali, il centro Pompidou è concepito per stimolare il dialogo tra artisti e pubblico, proponendo esperienze che spaziano dalle esposizioni permanenti e temporanee a una varietà di eventi e attività culturali.

Centre Pompidou curiosità

Il centre Pompidou Parigi deve il suo nome al presidente Georges Pompidou, promotore, negli anni Sessanta, dell’idea di un centro culturale innovativo e accessibile. Ma chi ha costruito il Centre Pompidou? Il progetto prese forma grazie agli architetti Renzo Piano e Richard Rogers, che completarono l’edificio negli anni ’70.

La struttura sfida le convenzioni architettoniche dell’epoca, mostrando all’esterno elementi funzionali come scale mobili e tubi colorati, una scelta stilistica audace e provocatoria che distingue immediatamente il Pompidou di Parigi dal contesto urbano. Questo design innovativo, che espone impianti e strutture portanti all’esterno, consente di mantenere l’interno libero per ospitare esposizioni ed eventi.

Ogni colore dei tubi della facciata del Museo Georges Pompidou ha un significato preciso: il blu indica i condotti d’aria, il verde quelli destinati ai liquidi, il giallo segnala i cavi elettrici e il rosso le vie di comunicazione, creando una sinfonia cromatica che rende il Pompidou immediatamente riconoscibile e rappresenta un omaggio alla funzionalità tecnica come elemento di bellezza.

Centre Pompidou: cosa vedere

Il Pompidou Parigi non è solo una galleria d’arte: al suo interno ospita il Musée National d’Art Moderne, una delle collezioni più estese e prestigiose di arte moderna e contemporanea in Europa, con opere di artisti come Picasso, Matisse, Duchamp e Kandinsky.

Ma il Museo Pompidou va oltre questo e offre molto di più, ad esempio, offre una biblioteca pubblica molto frequentata, sale cinematografiche e teatrali, spazi per attività didattiche, un centro di ricerca musicale e aree per laboratori creativi.

Questa varietà di funzioni fa del Centre Pompidou un luogo eclettico e dinamico, che attira visitatori di ogni età e provenienza. L’esperienza si estende anche all’esterno, dove la piazza antistante del Centre Pompidou è un punto d’incontro per artisti di strada, musicisti e performer, creando un’atmosfera vivace e inclusiva che rende il Centre Pompidou non solo un museo, ma un vero e proprio centro culturale aperto e vivo, sempre in movimento.

Centre Pompidou: opere

All’interno della vasta collezione del Centre Pompidou, alcune opere rappresentano tappe fondamentali dell’arte moderna e contemporanea. Tra queste, pezzi di artisti come Pablo Picasso, Vassily Kandinsky e Marcel Duchamp. Il quinto piano è riservato all’arte moderna, con una selezione che spazia dal Fauvismo al Cubismo, passando per il Dadaismo, il Surrealismo, l’Espressionismo, l’Astrattismo e la pittura americana pre-anni ’60. Al quarto piano, invece, trova spazio l’arte contemporanea, con opere rappresentative del Neorealismo, della Pop Art, del Minimalismo e del Monocromatismo.

Scopriamo cosa vedere al museo Pompidou di Parigi nonché le opere dei pittori francesi contemporanei e stranieri più conosciute che il centre Pompidou di Parigi presenta al suo interno.

Dipinto con arco nero

Il Centre Pompidou ospita una delle collezioni più ampie e significative di opere di Vasily Kandinsky, grazie a donazioni e acquisizioni che arricchiscono costantemente il patrimonio dedicato al padre dell’Astrattismo. Tra le opere più celebri spicca il Dipinto con Arco Nero (in tedesco Mit dem Schwarzen Bogen), realizzato nel 1912. Quest’opera imponente, caratterizzata da tre grandi macchie di colore connesse da una linea nera spezzata su uno sfondo chiaro, segna una rottura con le teorie basate sull’armonia delle forme. Kandinsky utilizza una materia pittorica densa per esplorare nuovi orizzonti estetici e sperimentare la sua poetica astratta.

Udnie

Tra le opere astratte esposte al Centre Pompidou, Udnie di Francis Picabia è un capolavoro che testimonia la continua evoluzione artistica dell’autore. Dipinto nel 1913, questo olio su tela è una fusione tra il Cubismo e l’energia dinamica del Futurismo italiano. Picabia, che ha esplorato stili diversi come l’impressionismo e il fauvismo, fino a diventare un importante esponente del dadaismo e del surrealismo, ha creato Udnie ispirandosi a una performance di danza dell’attrice polacca Stacia Napierkowska, vista a bordo della nave che lo portava all’Armory Show di New York. Il dipinto riflette la sintesi delle avanguardie europee dei primi del Novecento.

Arlecchino

L’opera Arlecchino di Pablo Picasso, una delle più iconiche al Centre Pompidou, segna un ritorno ai temi classici che in quel periodo erano particolarmente apprezzati nella scena parigina. Dipinto nel 1923, l’Arlecchino di Picasso assume le sembianze di Joaquín Salvado, amico e pittore catalano. L’artista lascia l’opera volutamente incompiuta, colorando solo il volto e parte della giacca, donando al soggetto un aspetto quasi enigmatico. La figura dell’arlecchino, ricorrente nella produzione di Picasso dal 1901 al 1936, è un simbolo importante nella sua carriera, rappresentato in diversi stili e colori, dal blu al rosa fino alle versioni cubiste e neoclassiche.

Doppio Ritratto con Bicchiere di Vino

Un’opera imperdibile del Centro Pompidou è Doppio ritratto con bicchiere di vino, uno dei dipinti più celebri di Marc Chagall, artista bielorusso naturalizzato francese, considerato tra i più significativi del Novecento. La sua produzione si basa più sull’associazione emotiva che su regole pittoriche convenzionali. Pur essendo vicino a diverse avanguardie, Chagall ha sempre mantenuto la propria autenticità. In questo dipinto, realizzato nel 1917 a Vitebsk, la moglie Bella Rosenfeld lo sostiene sulle spalle mentre Chagall, con un bicchiere di vino in mano, è circondato dalla figura della loro figlia Ida che danza sopra di lui, creando un’atmosfera tra il reale e il fantastico.

La Cornice

Un’altra opera da non perdere al Pompidou a Parigi è La Cornice, un autoritratto di Frida Kahlo realizzato nel 1938. Questo dipinto, acquisito dal Louvre nel 1939, è il primo lavoro di un’artista messicana del Novecento ad entrare in una collezione museale internazionale. L’opera è composta da due elementi: un autoritratto su una sottile lastra di alluminio, incorniciato da una pittura a vetro decorata con fiori e uccelli. Kahlo, appassionata di autoritratti, esprimeva la sua identità con queste parole: “Dipingo per me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio.”

Il Ritornante

Il Centre Pompidou ospita anche opere italiane di grande valore, tra cui Il Ritornante, una delle creazioni più significative ed enigmatiche di Giorgio De Chirico, esponente principale della pittura metafisica. Realizzato a Ferrara nel 1918, questo dipinto fa parte della serie di “interni metafisici”, con figure e oggetti simbolici collocati in ambienti chiusi. La figura principale è un misterioso “fantasma” che ricorda il padre di De Chirico, Evaristo, scomparso nel 1905. Al centro, un manichino privo di braccia e testa simboleggia “lo spirito del nostro tempo”. La combinazione di colori conferisce all’opera un’atmosfera affascinante, caratterizzata da forti contrasti.

La Camicetta Rumena

Un’altra opera di spicco al Centre Pompidou è La camicetta rumena, dipinto a olio su tela creato da Henri Matisse nel 1940. Matisse, figura di riferimento del movimento Fauves, ha dedicato grande attenzione ai tessuti. Questa opera è stata ispirata da una collezione di camicie tradizionali rumene, regalo del suo amico pittore Theodor Palladi. Incantato dai ricami, Matisse ha scelto di far indossare tali camicie alle sue modelle. Con questo dipinto, l’artista segna una transizione verso uno stile più semplice e diretto.

Giallo-rosso-blu

Un’altra opera imperdibile di Kandinsky al Centre Pompidou è Giallo-Rosso-Blu, creata nel 1925 durante il periodo in cui insegnava alla Bauhaus. I protagonisti di questa composizione sono i tre colori primari, accompagnati da forme geometriche e astratte. Kandinsky vedeva una corrispondenza tra colori e suoni musicali, attribuendo a ogni tonalità il timbro di uno strumento: il giallo, energico e intenso, era associato alla tromba; il rosso, caldo e vibrante, alla tuba; e il blu, sereno e pacato, al flauto. Questo dipinto rappresenta la sua convinzione che i colori possano evocare emozioni musicali, creando un’armonia sinestetica.

Fontana

Al Centre Pompidou si trova una delle opere più iconiche e controverse del Novecento: l’orinatoio “ready-made” di Marcel Duchamp, considerato il padre della concezione moderna di arte. Un’opera “ready-made” è un oggetto di uso quotidiano che acquista un significato artistico quando l’artista decide di designarlo come tale. Questo orinatoio, di comune ceramica bianca e acquistato in un negozio di articoli sanitari, venne semplicemente capovolto e firmato dall’artista con lo pseudonimo R. Mutt, con l’intento di presentarlo nel 1917 alla mostra della Society of Independent Artists. L’opera visibile oggi è una replica, creata sulla base di una fotografia dell’originale scattata da Alfred Stieglitz nel 1917 e prodotta nel 1964 sotto la supervisione di Duchamp dalla Galleria Schwarz di Milano.

Il Violino di Ingres

Passando dalla pittura alla fotografia, nel Centro Pompidou di Parigi, troviamo Il violino di Ingres, una celebre opera di Man Ray del 1924. Considerato un pioniere dell’arte dadaista e surrealista, Man Ray inizia la sua carriera come pittore e scultore, ma si distingue anche nella fotografia a partire dal 1915. Questa sua innovativa fotografia presenta una donna di spalle, avvolta in un grande turbante, il cui corpo viene trasformato in uno strumento musicale attraverso l’aggiunta di due effe di violino. La modella ritratta è Alice Prin, conosciuta come Kiki De Montparnasse, che fu musa e compagna dell’artista.

Visitare il Centro Georges Pompidou significa immergersi in un viaggio tra immagini, suoni e innovazione. Per chi desidera approfondire ulteriormente, il centro organizza periodicamente mostre tematiche, workshop e conferenze, offrendo l’opportunità di comprendere e vivere le trasformazioni del panorama artistico internazionale.

Centre Pompidou: Orari

I giorni di apertura del Centre Pompidou sono:

  • Tutti i giorni tranne il martedì e il 1° maggio: dalle ore 11 alle 21
  • Galerie des enfants: dalle ore 11 alle ore 19 (tranne il martedì e il 1° maggio);
  • Atelier Brancusi: dalle 14 alle 18
  • Biblioteca: dalle 12 alle 22 (nel weekend dalle 11 alle 22)
  • Aperti: il 25 dicembre, 1° gennaio e 14 luglio

Centre Pompidou: Biglietti

  • Biglietto museo collezioni permanenti + Galeries 3 e 4: 14 €
  • 1° domenica del mese (under 26 anni residenti UE): gratuito
  • Museo e esposizioni temporanee per adulti: € 14
  • Museo e esposizioni temporanee ridotto: € 11

Centre Pompidou: come arrivare

Il Centre Pompidou si trova nel quartiere Beaubourg, in Place Georges Pompidou, 75191 Paris, vicino a diverse fermate della metropolitana e ben collegato dai trasporti pubblici parigini. Per chi desidera pianificare al meglio gli spostamenti, puoi consultare la nostra guida su come muoversi a Parigi per scoprire tutte le opzioni e trovare quella più adatta al tuo itinerario.

  • In metropolitana: Le fermate più vicine sono Rambuteau (linea 11), Hôtel de Ville (linee 1 e 11) e Châtelet (linee 1, 4, 7, 11 e 14). Châtelet è anche un importante snodo per chi arriva con la RER (linee A, B e D).
  • In autobus: Diverse linee fermano nei pressi del centro, tra cui le linee 29, 38, 47 e 75. Questi autobus offrono un’ottima opzione per chi preferisce un tragitto in superficie e godersi il panorama della città.
  • A piedi o in bicicletta: Situato in posizione centrale, il Centre Pompidou è facilmente raggiungibile a piedi dal quartiere di Les Halles o da Notre-Dame. Inoltre, nelle vicinanze sono disponibili diverse stazioni di Vélib’, il sistema di bike-sharing di Parigi.
  • In taxi o ridesharing: Anche il taxi o servizi di ridesharing come Uber sono opzioni pratiche, soprattutto per chi preferisce arrivare direttamente all’ingresso del centro.

Una volta arrivati, il Centro Pompidou offre diversi accessi e ingressi facilmente individuabili, con indicazioni chiare per orientarsi nel complesso.

Margherita Ventura
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