Bandiera di Parigi: qualche curiosità da sapere
La bandiera di Parigi è molto nota, ma qual è la sua storia e le sue origini? Scopriamo di seguito la storia e tutte le curiosità da sapere su quella che è il simbolo Parigi per eccellenza, non parliamo infatti della classica bandiera Francese ma della bandiera che rappresenta la città di Parigi.
Lo stemma di Parigi
La bandiera di Parigi ha come simbolo inconfondibile lo stemma. Si tratta di un veliero mercantile, denominato la “Scilicet”, rappresentato da un’imbarcazione bianca che si staglia su uno sfondo rosso. Il simbolo della nave o del vascello potrebbe risalire all’età gallo-romana, anche se la forma non è sempre stata la stessa. Sotto l’imbarcazione spicca il motto “Fluctuat nec mergitur”, che tradotto vuol dire “Naviga e non affonda”.
Pare che la Corporazione dei battellieri della Senna, che poteva essere quella dei Marchands de l’Eau, ossia Mercanti dell’Acqua, o quella dei Nautes di Lutezi di epoca gallo romana, avesse scelto adottato nel XIII secolo come emblema l’imbarcazione bianca su fondo rosso. Le corporazioni si occupavano di amministrare la municipalità e gestivano gli scambi commerciali e le forniture per gli eserciti durante l’epoca medievale.
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Cambio dello stemma
Nel 1358, in seguito al permesso di Carlo V, venne introdotto nello stemma il capo araldico “di Francia antica”. Si trattava di una pezza onorevole azzurra delimitata da una linea orizzontale sulla quale erano disseminati dei gigli dorati. In pratica, era stata aggiunta la parte blu con i motivi dei gigli dorati.
Un dettaglio da precisare è che il motto, invece venne inserito nel XVI secolo e reso ufficioso solo nel 1836 per mezzo di un decreto emanato dal prefetto del dipartimento della Senna, il Barone Haussmann. Poco prima di partire per la crociata del 1190, il re Filippo Augusto concedette alla città di Parigi il primo blasone.
Successivamente, mentre la città si avviava a diventare la capitale europea per eccellenza, lo stemma della Francia classico capetingio divenne il seminato di gigli in sfondo azzurro. I gigli simboleggiavano la discendenza reale e la speranza di prosperità e ricchezza per il regno, mentre il blu era simbolo di regalità e pace, fattori essenziali per far crescere un regno.
Quando si estinse il ramo Capetingio nel 1337 il regno viene affidato ai Valois. La fine della dinastia Capetingia scatenò la guerra dei 100 anni, e il re Inglese pretendeva il trono di Francia. La guerra si concluse nel 1453 con la vittoria dei francesi guidati da Carlo VII di Valois, aiutato da Giovanna d’Arco nell’impresa.
Lo stemma francese dal 1337 diventa più semplice e sul seminato azzurro, un po’ più chiaro, ci sono tre gigli d’oro più grandi. E’ importante sottolineare che nel periodo che va dalla guerra dei cento anni alla fine delle guerre di religione stemma e bandiera sono la stessa cosa.
Successivamente avvennero altre modifiche, cambia la forma dei gigli che diventa più corta, varia la posizione dei gigli e il numero, e sotto Luigi XIV e XV subisce ulteriori modifiche. E’ in questo periodo che nasce la bandiera mercantile, caratterizzata da seminato di gigli su sfondo rosso. Con Luigi XVI la Bandiera diventa seminata di gigli su sfondo bianco e con stemma blu con tre gigli al centro.
In seguito, quando finì la Rivoluzione Francese e venne abolita la nobiltà, vennero rimossi anche i simboli aristocratici. Nel periodo che va dal 1804 al 1814, che corrisponde al primo impero, le città francesi ripresero i loro stemmi.
Per quanto riguarda la città di Parigi, Napoleone I mise tre api d’oro al posto dei gigli e sopra il vascello mise una stella. Un’altra trasformazione avvenne durante il periodo di Luigi XVIII (1817), durante il quale lo stemma riprese la forma originale. Per finire, i gigli vennero sostituiti da stelle durante la Seconda Repubblica (1848-1852), ma rifecero la loro comparsa con il secondo impero di Napoleone III, che durò fino al 1870.
Lo stemma di Parigi attuale
L’attuale stemma, approvato il 20 giugno del 1942 con un Decreto del Prefetto, riprende il sigillo del 1412, e vi sono raffigurati la Croce della Guerra 1914-1918 a sinistra, la Croce della Liberazione a destra e la stella della Legione d’Onore sotto la punta.
Inoltre, lo stemma parigino riporta un timbro raffigurante la corona muraria d’oro a cinque torri, contornato da un ramo di quercia e da uno d’alloro con frutti. Questo stemma oggi lo si può vedere apposto sul logo della Municipalità di Parigi, negli arredi urbani, nei municipi, nelle scuole, nelle stazioni, sulle colonne Morris e sulle fontane Wallace.
Inoltre, un particolare importante sullo stemma è che è stato utilizzato nei Giochi dell’VIII Olimpiadi del 1924 come logo. Il creatore di Asterix con René Goscinny, Albert Uderzo, per disegnare nel 1993 lo stemma di un piccolo comune di 31 abitanti del Dipartimento dell’Yvelines, Tartre-Gaudran, si è ispirato ad esso.
Al posto della nave ha disegnato uno zoccolo, che simboleggia la tradizione agricola del paese, e ha stampato sotto il motto è “Nec mergitur item”, che tradotto vuol dire “Non affonda più”.
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